arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi: ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Ecco un 'osso di seppia' montaliano.
Siamo negli anni '20 del secolo scorso. Montale era alla ricerca di un linguaggio diverso, meno aulico di quello usato allora, più aderente al reale e più scabro. Ma non è solo il linguaggio che colpisce...
Vale la pena di rivolgersi (indietro) almeno una volta nel
corso della vita, per rimanerne toccati per sempre. Se il miracolo si compie,
non avendo anestetici in tasca, niente sarà come prima. Niente.
E tu te ne andrai zitto, e col tuo segreto, fra gli uomini
che non si voltano (mai). E' la scoperta del nulla il segreto, che avviene a
tradimento, quando meno te l'aspetti. E' a questa poesia che pensavo quando ho scritto
“Caro Papa”, la prima lettera del mese di febbraio. Forse anche lui si è
voltato, per una volta, diversamente dalle altre volte.
E, contrariamente a quello che fa un uomo comune, non
investito del compito di rappresentare il divino in terra, che tira avanti con
il suo segreto, è diventato una statua di sale, come la moglie di Lot alla
vista di Sodoma e Gomorra sotto il castigo di Dio. Anche per lui niente sarebbe
stato come prima. Ed il messaggio è arrivato all'orecchio del nuovo Papa, forse
portato da qualcuno che i cattolici si ostinano a chiamare Spirito Santo.
Ma anche per Bersani, dopo quel voto che ha sconvolto la rappresentanza
politica e ha reso visibile un'esigenza di cambiamento più partecipato dai
cittadini. Bersani, che ha saputo voltarsi indietro, è innegabilmente molto
solo, con questa voglia che ha di mettere insieme 'responsabilità' e
cambiamento vero, non fittizio. Ma ci sono troppi uomini e donne che non si
voltano, ognuno col proprio perchè, che non è amico della parte del Paese che
vuole maggiore sviluppo e maggiore dignità insieme.
E forse, senza un sussulto di consapevolezza, vinceranno
loro. E si prolungherà ancora di qualche istante, l'agonia della nostra cara Repubblica,
della cui nascita in troppi hanno perso memoria: Solo per non dimenticare: è
nata dalla lotta di liberazione dal nazismo e dal fascismo, è nata dalla
Resistenza.
(Lanfranco Scalvenzi)